Graffiti preistorici infedeli, in Marocco i salafiti li distruggono
Written By Unknown on giovedì 18 ottobre 2012 | 03:06
Graffiti infedeli. In Marocco un gruppo salafita ha distrutto delle pitture rupestri risalenti a più di 8.000 anni fa, perché considerate un simbolo di "idolatria".
L'operazione anti-graffiti è avvenuta sulle montagne dell'Alto Atlante ed è stata denunciata da Aboubakr Anghir, a capo della Lega Amazigh per i diritti umani in Marocco, che in un'intervista al quotidiano As-Sabah ha puntato il dito contro la follia distruttiva degli ortodossi.
"Una delle pitture distrutte - ha detto l'attivista - è la cosiddetta placca del Sole, che aveva una datazione precedente all'arrivo dei Fenici in Marocco".
Il sito dei graffiti cancellati si trova nella spianata di Yakour, a cira venti chilometri dal monte Toubkal a sud di Marrakech, in un'area archeologica molto visitata e dove vivono diversi gruppi salafiti. E non è la prima volta che la furia ortodossa si scaglia contro dei reperti preistorici.
I salafiti, che sono dei ferrei sunniti e interpretano in maniera rigorosa le sacre scritture coraniche, vietano e puniscono duramente ogni forma di idolatria, o quello che considerano tale.
Qualche giorno fa, uno dei principali mausolei Sufi in Tunisia è stato dato alle fiamme durante una serie di attacchi salafiti contro templi considerati "non ortodossi".
Stessa cosa nel nord del Mali, in un'area molto vicina al confine con il Marocco, dove i salafiti hanno distrutto moschee e templi nella lista dei luoghi-patrimonio dell'Umanità, ma considerati espressione di idolatria dai duri e puri islamici, che con l'avvento della Primavera Araba sono venuti fuori in tutto il Maghreb.
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