I paesi emergenti puntano sull'alta velocità ferroviaria
Written By Unknown on mercoledì 17 ottobre 2012 | 02:07
Se i problemi di bilancio di molti stati costringono l'Europa a tirare il freno nelle opere pubbliche, tra cui lo sviluppo delle ferrovie, non così avviene per diversi paesi emergenti. L'alta velocità sta trovando terreno fertile in diverse nazioni: dalla Cina alla Russia, dal Brasile al Marocco.
Così i costruttori e gli operatori europei, come la francese Sncf, trovano una valvola di sfogo per aggirare la crisi.
In Marocco, dove il primo Tgv africano dovrebbe entrare in servizio alla fine del 2015 per collegare Tangeri a Casablanca, diversi bandi di gara saranno lanciati nei prossimi mesi. Quattordici convogli sono già stati ordinati ad Alstom per una cifra che si aggira sul mezzo miliardo di euro. Le ferrovie pubbliche francesi stanno effettuando studi commerciali e missioni di ingegneria per 70 milioni di euro. Lo sfruttamento della linea non è però ancora stato assegnato. In gioco ci sono anche gli spagnoli, che hanno un approccio diverso da quello francese, più sbilanciato sulla redditività del progetto rispetto alle questioni tecniche.
Sul fronte brasiliano è in cantiere la tratta ad alta velocità tra Rio de Janeiro e San Paolo, visto che i collegamenti stradali e aerei tra le due città sono saturi da tempo. È previsto un investimento di circa 30 miliardi di dollari (23 mld euro). In lizza vi sono i francesi e i giapponesi.
Poi c'è il capitolo russo, con l'annuncio della realizzazione di una linea lunga 660 chilometri tra Mosca e San Pietroburgo, che dovrebbe essere attiva nel 2017 per un costo di 15 miliardi di euro. In realtà non è ancora stata comunicata una decisione definitiva e, quindi, non è stata lanciata alcuna gara. Anche le imprese russe hanno intenzione di concorrere. La francese Sncf si proporrà ed è già partner dell'operatore russo Rzd in varie attività. Anche Alstom si è insediata in Russia acquisendo una partecipazione del 25% in Transmashholding, società che costruisce locomotive.
Altro paese interessato è l'India, dove il treno è molto utilizzato dai cittadini, ma dove i collegamenti sono lenti e tecnologicamente arretrati. Il governo pensa di introdurre l'alta velocità su sei tratte, ma è un'iniziativa a medio-lungo termine. Infine c'è la Cina, dove però l'incidente dello scorso anno nei pressi di Shenzhen ha ridimensionato l'entusiasmo per i treni superveloci, finiti sotto accusa per la mancanza delle necessarie misure di sicurezza.
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